Laowa Argus 25mm f/0,95 APO

A cura di Ugo Baldassarre

Ci sono alcune lenti che piacciono ancor prima di essere provate, che trasudano fascino e qualità ad una prima occhiata. Il nuovo Laowa Argus 25mm f/0,95 APO per Micro4/3 rientra, indiscutibilmente, in questa categoria.
Già dalla apertura della grande, elegante e curata confezione la sensazione che si percepisce è quella di ricercatezza e qualità in ogni dettaglio. Il peso, inoltre dell’involucro, non lascia spazio a dubbi su quanto importante ed imponente sia il contenuto.

Parlare di pesi e dimensioni elevati, generalmente, nel mondo Micro4/3 non è di buon auspicio ma in questo caso si farà una eccezione perchè questo Argus gioca in un “campionato diverso”.
Raramente, lo devo ammettere, in un ottica di produzione moderna ho percepito tale qualità costruttiva: l’Argus è completamente in metallo, bello imponente e con movimenti meccanici di assoluta precisione. Una sensazione simile la provai anni fa quando presi in mano un esemplare di Zeiss Otus e il solo fatto fatto di riprovare tale sensazione su una lente che costa 8 volte meno è davvero notevole…
L’impatto iniziate quindi è spiazzante. Qualità costruttiva e rifiniture sono eccezionali ma allo stesso tempo pesi e ingombri sono notevoli per un prodotto destinato al Micro4/3. Come giudicare quindi questo Argus?

 

La focale 25mm non è certo scarna in quanto ad alternative. L’obiettivo classico per eccellenza, nel mondo Micro4/3 conta già tanti e vari esemplari di qualità: si va dall’economico Lumix 25mm f/1,7 al super Mzuiko 25mm f/1,2 Pro passando per i rinomati e apprezzatissimi Lumix Leica 25mm f/1,4 e Mzuiko 25mm f/1,8 senza contare tante alternative manual focus come 7Artisan, TTArtisan, etc… insomma la scelta non manca.
E allora perchè questo Argus, così fuori dagli schemi e dalle logiche di questo sistema fotografico?

Innanzi tutto, lo preciso subito, questa lente non è per tutti. Peso e dimensioni lo rendono adatto a corpi macchina comodi, che si lasciano ben impugnare e con un mirino elettronico di qualità.
L’ho usato con estrema soddisfazione sulla mia EM1X e con altrettanto piacere sulla EM1mark2 ma credo che con meno grip l’esperienza di uso non possa essere altrettanto piacevole.
Il primo motivo per cui prendere in considerazione questa lente è per il fatto che è una lente “sincera”, onesta. Non c’è elettronica di alcun tipo nella sua struttura per cui tutto quello che “passa” e viene registrato sul sensore è frutto di uno schema ottico davvero eccellente.
Il solo sapere che quello che si sta fotografando non viene in alcun modo alterato da qualche sorta di correzione è già di per sè una piacevolissima esperienza.
Il secondo fattore è quello relativo alla lentezza e alla necessità di ponderare meglio lo scatto. In un mondo fatto di autofocus iper reattivi con riconoscimento automatico del soggetto, inseguimento e altre funzioni sempre più evolute tornare a focheggiare e diaframmare manualmente e con estrema precisione è un piacere che andrebbe provato e con questo Argus il tutto è amplificato dall’estremo piacere tattile e meccanico. Le ghiere sono fluide ma solide, non c’è il minimo “gioco”: tutto si muove con estrema precisione.

Il prezzo da pagare per tutta questa qualità è un peso molto superiore alla media e dimensioni elevate (d’altronde sarebbe molto più complesso maneggiare con precisione una lente simile se fosse più piccola e leggera); se saprete convivere con queste caratteristiche avrete tra le mani una lente incredibile sia per resa cromatica e che per definizione.

La luminosità di f/0.95 rende questo 25mm il più luminoso (assieme al Nokton Voightlander) disponibile per MFT: le immagini scattate intorno a f/0,95/1 sono estremamente nitide ed eguagliano, in quanto a profondità di campo quanto ottenibile con formati più grandi.
La “folle” apertura di f/0,95 quindi non solo è utilizzabile ma è anche estremamente definita. Senza autofocus è necessario un certo periodo di apprendimento per poter utilizzare al meglio tale apertura ma con gli aiuti elettronici del mirino EVF è tutto estremamente comodo e semplice.
Chiudendo leggermente il diaframma, senza superare, indicativamente tra f/1,4 e f/2,8 la lente raggiunge una qualità e una definizione pazzesche.

Viola – ritratto in studio, OM-D E-M1 mkII + Argus 25mm f/0.95 – foto di Ugo Baldassarre

Poichè non sempre il peaking è risultato affidabile, soprattutto con valori di diaframma apertissimi, ho trovato una ottima configurazione per focheggiare a mano mescolando l’ingrandimento digitale nel mirino e il focus Peaking: ho assegnato le due funzioni rispettivamente a due tasti funzioni della fotocamera e in questo modo, senza staccare gli occhi dal mirino, ho potuto scegliere l’opzione migliore per focheggiare nella determinata situazione.

Il Laowa Argus è quindi perfettamente utilizzabile a mano libera e, pur non contando su alcun tipo di elettronica, può comunque sfruttare pienamente la stabilizzazione dei corpi macchina: è sufficiente immettere manualmente la focale (25mm) di utilizzo rendendo così l’Argus 25mm perfetto per riprese low-light.

 

Il Laowa Argus 25mm f/0,95 APO è insomma una lente di notevole fattura e elevatissima qualità ottica che si rivolge ad un pubblico ben preciso che ricerca qualità e feeling di scatto. Una lente da usare in momenti e occasioni opportune per dare un look davvero diverso e speciale alle proprie immagini, soprattutto ritratti. Davvero un ottimo prodotto!

 

Si ringrazia Laowa Italia e Onnik.it per aver fornito l’esemplare in prova.
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