M.Zuiko Digital ED 150-600 f/5-6.3 IS

di Ugo Baldassarre

 

L’annuncio di nuovo super tele-obiettivo era nell’aria da alcuni mesi; assieme alla nuova OM1 mark II, OMDS ha presentato anche il suo nuovo “lunghissimo” che farà la felicità di moltissimi utenti bisognosi di questa focale ma nell’impossibilità di orientarsi sul 150-400 PRO. Scopriamo assieme di più su questo nuovo arrivo nella sempre più estesa famiglia M.Zuiko by OM System. 

Nel mondo Micro4/3, un obiettivo di focale di 150-600 è di fatto uno zoom con una portata incredibile, andando infatti a coprire il range 300-1200mm senza bisogno di alcun moltiplicatore: si chiama M.Zuiko Digital ED 150-600mm f/5-6.3 IS ed è il più lungo zoom disponibile nel sistema (e non solo).
Come si evince dal nome non è un prodotto classificato come PRO, ma questo non deve destare troppe preoccupazioni perché sia la qualità costruttiva che ottica sono di alto livello.

Abbinato alla nuova OM 1 mark II si raggiunge il massimo delle performance nella stabilizzazione

Dal lancio della EM1X, e sempre con maggior decisione, il sistema OM System ha fatto mistero di essersi sempre più votato alla fotografia naturalistica, con particolare attenzione al mondo della fauna e dell’avifauna; il lancio di questo nuovo “lunghissimo” rappresenta quindi un ulteriore tassello in questa direzione.

Molti appassionati desideravano una lente di questa portata senza però l’onere economico richiesto dal fantastico 150-400 PRO e OMDS ha deciso di accontentarli lanciando un prodotto in grado di soddisfare un pò tutti i palati.
La prima cosa che salta all’occhio impugnando il nuovo Zuiko è la qualità costruttiva: pur non essendo infatti uno zoom di classe PRO, la cura nell’assemblaggio e la qualità dei materiali è davvero elevata. Ottima la staffa con il piede già nello standard Arca-Swiss per il serraggio su teste compatibili (ormai, lo standard per quasi tutti i produttori di treppiedi e monopiedi).

Rispetto al precedente M.Zuiko 100-400 IS, il nuovo 150-600 IS si presenta molto più rifinito e curato, ad iniziare dalla fluidità nel movimento della ghiera dello zoom. Un selettore permette di regolare la frizione della stessa su due posizione, rendendolo più duro o molto fluido (a seconda del genere di fotografia che si intende praticare) mentre una terza opzione ne permette il blocco in posizione di riposo. L’interruttore del limitatore AF permette di restringere il campo di azione dell’auto focus per velocizzare l’aggancio su soggetti a media e lunga distanza (la MAF minima è di soli 56cm!).
Inoltre,  rispetto al 100-400, la stabilizzazione dell’obiettivo lavora in modalità sincrona con il corpo macchina, offrendo una stabilità di immagine davvero impressionante (OMDS dichiara infatti dai 6 ai 5 Stop di recupero): riuscire ad inquadrare con precisione, con una focale così estrema, senza tremolio e senza sobbalzi nell’inquadratura è veramente una esperienza unica, che nessun altro sistema può vantare.

In evidenza la struttura impermeabile IPx1 e lo schema lenti

La struttura ottica è composta da 25 elementi ottici suddivisi in 15 gruppi con la presenza di lenti ad alta qualità a bassa dispersione (2 ED e 4 SuperED, 6 HR e 1 HD) a sottolineare l’alta qualità della componentistica ottica e la presenza di numerose lenti di alta qualità presenti per contenere al massimo difetti ed aberrazioni

Il motore dell’auto focus è rapido e reattivo e funziona in sintonia con l’avanzato algoritmo AF della OM1/OM1 Mark II offrendo la possibilità di sfruttare al meglio anche le modalità più avanzate come il riconoscimento automatico dei soggetti e una cadenza di scatto fino a 25fps con AF-C e AE. Ho provato con grande soddisfazione (e divertimento) sia il riconoscimento “uccelli” che “animali domestici” e la combo macchina-obiettivo ha lavorato in maniera efficiente, permettendomi di catturare soggetti invisibili quasi ad occhio nudo e che invece sono stati riconosciuti e agganciati correttamente.

Essendo una focale lunghissima, questo nuovo super tele non è semplicissimo da padroneggiare subito e necessita di un periodo di comprensione non trascurabile soprattutto se non si è avvezzi (come nel mio caso) all’uso di  focali così estreme:  l’angolo di campo inquadrato è talmente ridotto (2 gradi nel caso della massima focale) che bisogna completamente rivedere il proprio modo di utilizzare lo strumento fotografico.

L’inquadratura in gradi alle varie focali.

La mia esperienza pratica con questo lungo da primato si è rivelata piacevole e soprattutto divertente. Nel mio corredo non ho mai avuto una lente così estrema e quindi, per la prima volta, sono riuscito a raggiungere soggetti generalmente molto schivi fotografando da ragguardevole distanza (anche decine di metri).

Ho trovato comodissimo il movimento dello zoom cosi fluido (Smooth) in quanto, non avendo agito da una posizione di appostamento fisso, ho avuto necessità di allargare e re-inquadrare spesso la scena per ritrovare il soggetto; l’eccellente stabilizzazione permette una gestione dell’inquadratura molto semplificata anche a mano libera. Attenzione però, perché tutta questa “fermezza” non deve far dimenticare la necessità di utilizzare tempi rapidissimi con soggetti viventi estremamente reattivi.
A sottolineare invece l’enorme versatilità di questo zoom e dare un’idea della capacità dell’ IS a 5 assi combinato tra lente e fotocamera (OM1 mark II) basti pensare che sono riuscito ad usare lo scatto Hi Res a mano libera anche con una focale così estrema: soggetti di pochi cm, fotografati a metri di distanza, assumono una dimensione completamente nuova e questo apre l’utilizzo anche in ambiti completamente differenti dalla fotografia di natura.

Scatto Hi Res (Jpeg senza modifiche – ridimensionato) a c.a 1000mm a mano libera

A completare un quadro decisamente favorevole ci pensa la completa compatibilità con i due moltiplicatori di focali MC-14 e MC-20 (rispettivamente 1,4 e 2x). L’uso di questi accessori incide, come è noto, sulla luminosità della lente ma in taluni applicazioni pratiche, poter contare su un 2400mm potrebbe essere di fondamentale importanza.

Il nuovo zoom M.Zuiko Digital ED 150-600mm f5-6,3 IS si propone inoltre anche come eccellente strumento di osservazione e documentazione per professionisti della natura (identificazione, catalogazione, monitoraggio di specie animali etc) o fotografia per velivoli o corpi celesti , che rappresentano una non trascurabile fetta di utilizzatori di strumenti fotografici con finalità differenti da quelle del fotografo tradizionale.

Le caratteristiche ufficiali del 150-600 IS

Il nuovo 150-600 IS (300-1200mm eq.) è quindi uno strumento fotografico unico nel panorama non solo Micro4/3 , dall’alto contenuto tecnologico e con molteplici applicazioni che darà soddisfazione ad una moltitudine di appassionati che attendevano di poter disporre di questo tipo di inquadrature senza l’onere economico del più prestigioso (e costoso) “biancone” 150-400 Pro f/4,5 (che con il moltiplicatore integrato raggiunge i 1000mm): ad un terzo del prezzo, gli utilizzatori del sistema Micro4/3 possono quindi mettere le mani su uno zoom di inedita portata e grande versatilità.

 

I prodotti OM System sono distribuiti in Italia da Polyphoto SPA  che ringrazio per la collaborazione a questo articolo.

 

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Commenti all'articolo

Un commento su “M.Zuiko Digital ED 150-600 f/5-6.3 IS”

  1. Grazie per l’onesta e completa disamina, anche se fuori dal tuo “range” tradizionale di scatto 🙂

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