a cura di Ugo Baldassarre
Se Olympus ha la serie Zuiko Pro come lenti ad alte prestazioni, la line up Panasonic annovera la prestigiosa serie Leica, ad indicare le lenti con la miglior qualità per utilizzo professionale.
Due, in particolar modo sono le lenti che da sempre hanno turbato i desideri dei fotografi che utlizzano questo sistema fotografico: il famoso Leica Nocticron 42,5mm (la prima lente con diaframma f/1,2 per questo formato e il qui presente Summilux 12mm f/1,4 ASPH.
Se il primo, apprezzatissimo da ritrattisti e matrimonialisti, è una ottica molto diffusa ma con parecchia “concorrenza”, il 12mm a focale fissa è una lente da veri intenditori, nonostante sia adatta a svariati generi fotografici.
Si seguito vi parlerò di quello che è un vero gioiello del sistema Micro 4/3.
Il Leica DG Summilux 12mm f/1.4 ASPH è una lente unica nel sistema Micro4/3. Dalla costruzione, interamente in metallo, che richiama senza farne troppo mistero, le classiche lenti del marchio tedesco, alle lenti rigorosamente costruite secondo gli altissimi standard della casa tedesca, per arrivare alle rifiniture meccaniche, come la ghiera manuale dei diaframmi (opzione che però funziona solamente su corpi Panasonic).
Contrariamente al Nocticron 42,5mm f/1,2 il Summilux 12mm non annovera la stabilizzazione all’interno della lente (O.I.S), pertanto i corpi Panasonic sprovvisti dei stabilizzazione meccanica sul sensore non possono godere di tale vantaggio. Sul barilotto è presente il selettore per il solo MF.
La focale di 12 mm sul sistema Micro43 equivale ad un 24mm classico, una lente abbastanza ampia per utilizzo paesaggistico/urbano, ma che può essere usata con il dovuto esercizio, anche in ambiti più dinamici, come ad esempio street photography, reportage o ritratto ambientato.
Inoltre una delle grandi vocazioni di questo gioiello è l’utilizzo per fotografia notturna e astronomica, momento in cui si fa apprezzare l’assenza totale di aberrazioni anche su luci puntiformi, grazie all’utilizzo di una sofisticata ingegneria ottica e lenti di tipo asferico.
La ridotta maf minima, pari a 20cm, permette inoltre riprese molto ravvicinate.
I punti cardine che una ottica di livello professionale deve rispettare, sono sostanzialmente 3 e, lo dico subito, questo Leica 12mm risponde in maniera decisamente ottimale alle aspettative.
La Qualità dell’immagine, come ci si aspetta da una lente di questa gamma è altissima, anche ai diaframmi più aperti (e qui parliamo di una delle lenti più luminose del sistema). Considerando la focale molto corta e il fattore di moltiplicazione, già a tutta apertura la lente è utilizzabilissima con un ottimo mix tra fuoco e fuori/fuoco.
Oltre al discorso oggettivo, relativo a parametri quale definizione, nitidezza etc, la qualità dell’immagine di questo Leica, esattamente come il Nocticron e quasi tutte le altre lenti della famiglia, sta anche nella resa cromatica, calda e pastosa che nessuna altra lente riesce a restituiire. Anche la qualità dello sfuocato è davvero impressionante, fatto che avvicina tantissimo le foto sfornate da questa lente al fascino mai dimenticato delle stampe da negativo.
Le immagini che vengono restituite dal 12mm Leica sono belle, definite dove serve ma anche morbide, ricche di fascino ed atmosfera. Non so come altro definire il concetto. Sono belle già come sfornate dalla camera.
La lente, inoltre, rispetta gli elevati standard video 4K , per cui è certificata.
L’Autofocus risulta decisamente prestante, silenzioso e preciso. Ottimo sia per l’utilizzo video che, ovviamente, fotografico, accoppiato con corpi macchina recenti offre prestazioni davvero interessanti.
Ne ho apprezzato molto l’efficacia nella fotografia di strada ove, sfruttando anche l’ampio angolo di campo , sono riuscito a scattare furtivamente inquadrando istintivamente e senza portare la macchina al viso e, addirittura, senza neanche guardare il display.
Infine la Costruzione, già citata, è solida e garantisce il giusto grip e solidità, sensazioni importanti quando si tratta di strumenti di alta qualità. Il 12mm è inoltre certificato “splash & dust proof” (resistente a spruzzi e polvere) ma ovviamente deve essere abbinato ad un body di pari caratteristiche per garantire l’efficienza operativa completa in tali situazioni.
Nonostante tutte queste caratteristiche, il 12mm Panasonic resta una lente abbastanza compatta e di dimensioni compatibili anche con i corpi più compatti della linea Lumix, come ad esempio la Gx9 o ancora meglio la GX8 (perchè non ne fanno una versione aggiornata!?!?), mentre con corpi semi-pro e pro è praticamente perfetta per peso e dimensioni. (le prove sono state effettuate con una G90). Il peso del prodotto è, ovviamente, superiore alla media (soprattutto se si confronta con il 15mm Leica Summilux) ma la costruzione e lo schema ottico non lasciavano dubbi in proposito: la qualità ha sempre un certo peso!
Difficile trovare qualche lato negativo per questa lente, e difatti non ve ne sono, a parte il prezzo di listino, ovviamente, in linea con le lenti di questa qualità e gamma.
CONCLUDENDO
Il 12mm è sicuramente una lente straordinaria, e tra le migliori TOP del sistema. Le immagini che questa lente produce possiedono quel “marchio”, quel timbro di colore e “aspetto” che solo Leica e Panasonic sanno dare e che, soprattutto, i non-fanatici della postproduzione e i jpeg shooter apprezzeranno tantissimo: immagini dal sapore analogico pronte all’uso,
Abbinato ad un corpo Lumix, il 12mm restituisce il feeling di un grande classico moderno, ma non sono stati rilevati problemi in abbinamento ad altri corpi macchina compatibili. Una lente perfetta per chi cerca la massima qualità e una ottima versatilità su vari generi fotografici: irrinunciabile invece per chi si dedica ai paesaggi notturni,
Tutte le fotografie sono di Ugo Baldassarre
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