a cura di Ugo Baldassarre
L’annuncio del nuovo LEICA DG SUMMILUX 9 mm F1.7, qualche settimana fa, aveva calamitato l’attenzione del mondo Micro4/3 per almeno due importanti motivi: il primo è che una focale di questo tipo la si stava attendendo da parecchio; il secondo perchè ci si aspettava un segnale da Panasonic sul fronte delle lenti. Rispetto ad Olympus (ora OM System), Panasonic negli ultimi mesi aveva decisamente rallentato la tabella di marcia delle uscite sia come corpi macchine che come lenti, destando anche qualche (infondato, col senno di poi) sospetto sulla volontà di proseguire nel progetto Lumix G. La recenti uscite della nuova GH6 e di questo 9mm hanno decisamente ridimensionato questi timori.
Il sistema Micro4/3 è, al momento, indubbiamente il sistema mirrorless più completo in commercio. Tutte le focali sono coperte con estrema qualità e varietà; il settore dei grandangolari fissi, seppur ottimamente rappresentato dagli ottimi prodotti Laowa (che sempre abbiamo apprezzato ed esaltato anche nelle nostre prove) mancava di un vero esemplare moderno che unisse allo stesso tempo leggerezza, dimensioni e autofocus.
L’annuncio di questo LEICA DG SUMMILUX 9 mm F1.7 pertanto è stato davvero provvidenziale ed accolto in maniera euforica, complice anche il prezzo di lancio davvero allettante.
Abbiamo avuto di provarne un esemplare per un oretta in occasione del Micro4/3 Day organizzato con il negozio Zona Immagine di Senigallia, che ha messo a disposizione un loro esemplare, appena ricevuto, per qualche prova.
Non posso definire quindi questa una vera e propria recensione o test ma piuttosto una first impression sul campo.
La lente si presenta leggerissima e compatta, sembra di non averlo neanche in mano o montato sul corpo macchina e questo farà la felicità di tantissimi visto che chi come me non è un utilizzatore abituale di ultrawide è sempre combattuto tra il risparmiare peso e spazio in borsa o averlo a disposizione per qualche scatto più spettacolare, se se ne presentasse l’occasione o la necessità.
Il nuovo Lumix risolve il dilemma nel migliore dei modi: è piccolissimo e leggerissimo; sempre pronto e disponibile all’uso quindi.
Contrariamente a chi si aspettava una lente con le fattezze dello strepitoso Summilux 15mm f/1,7, il nuovo 9mm ha una costruzione interamente in plastica e non ha la ghiera dei diaframmi: sebbene più rifinito e curato appare più simile al Lumix 25mm 1,7 che al Leica 25mm 1,4: probabilmente è stato un compromesso necessario per unire peso e dimensioni molto contenute. La baionetta è in metallo e nella confezione è incluso il paraluce (in plastica).
All’atto pratico la lente si è comportata molto bene. Grazie alle sue doti di estrema compattezza è risultata estremamente divertente da usare e poco impegnativa nel trasporto (l’ho portata con me e ogni tanto mi dimenticavo anche di averla) e molto rapida nel focheggiare: è la prima lente AF con questa focale per il sistema pertanto penso proprio che farà la felicità di molti utilizzatori.
La qualità dell’immagine come la resa cromatica hanno sono molto alte. Alla massima apertura di f/1,7 si nota un leggero calo di nitidezza ai bordi rispetto al centro del fotogramma e una leggera vignettatura; a maggiori chiusure si accompagna una sempre maggior uniformità su tutto il frame. Considerando le dimensioni, l’apertura e il costo non credo che tale performance possa essere vista come un difetto, nella maniera più assoluta.
Usato per panorami naturali, inoltre, è praticamente impossibile notatre queste differenze, senza contare che la massima apertura di diaframma non la si userà se non in determinati contesti in cui non sarà certo il bordo il protagonista dello scatto.
Mi è parso molto buono lo sfuocato nel fuori fuoco e molto interessante la distanza di messa a fuoco minima, che rende questo 9mm estremamente interessante per un gran numero di utilizzi.
A primo impatto, insomma, mi è piaciuto parecchio.
Brava Panasonic.
Per maggiori informazioni sul prodotto potete cliccare qui.
Nota: Ho eseguito gli scatti con la mia Olympus OM-D E-M1 markII
Si ringrazia Zona Immagine di Senigallia per aver organizzato l’evento e aver messo a disposizione un esemplare della lente a nostra disposizione e di tutti gli intervenuti.
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