Quale E-M1 scegliere?

a cura di Ugo Baldassarre

 

Sembra passata una eternità: in realtà, è passato solo un mese al giorno di presentazione della nuova Olympus OM-D E-M1 Mark III.
Nessuno avrebbe potuto immaginare cosa stesse per accadere, motivo per cui, tra l’altro, non sono ancora riuscito a mettere le mani su un esemplare di prova (d’altronde, proprio per come ho sempre impostato il mio metodo di test, sarebbe anche impossibile da realizzare una prova concreta sul campo).

Tuttavia in questo lasso di tempo ho ricevuto parecchi messaggi e richieste, di conoscenti e non, che mi chiedevano cosa ne pensassi della nuova nata, soprattutto in relazione agli ottimi prezzi a cui si trovano alternative interessanti, prima tra tutte la Olympus OM-D E-M1X.

Ho parlato a lungo con qualcuno che ha già fatto l’nvestimento della nuova macchina, mentre l’esperienza diretta con la E-M1X è la mia, visto che proprio di recente me ne sono impossessato (finalmente!).
Facendo quindi tesoro dei due e passa anni di utilizzo con le mie E-M1 mark II (di cui il nuovo modello condivide interamente estetica ed ergonomia), del primo – fugace – contatto in sede di presentazione prodotto e delle esperienze raccolte sul web ho provato a tirare qualche conclusione che penso possa essere di comune interesse.

 

Marco Lazzarelli – OM-D EM-1 Mark III

 

E-M1 mark III e E-M1X giacciono, al momento, appaiate sul piano delle pure prestazioni. Il nuovo processore di immagine TruePicIX sembra rivaleggiare alla pari con la coppia del precedente modello che equipaggia la X. Quanto questa parità sarà mantenuta in futuro non è dato a sapersi: in tanti auspicano che il vantaggio computazionale della X sia ancora sotto-sfruttato (e abbiamo già avuto modo di vedere come Olympus abbia saputo rinvigorire i proprio prodotti anche a distanza di tempo). Al momento le due elettroniche, di fatto, si equivalgono, almeno nell’uso normale del prodotto: la QI è praticamente identica, così come anche la gestione delle nuove funzioni quali l’Hi-Res a mano libera e il Filtro Live ND.
Se non fosse chiaro, la nuova E-M1 ha davvero tanta potenza di calcolo, nonostante le dimensioni molto compatte.

 


La nuova OM-D E-M1 Mark III – le immagini ufficiali

 

Anche a livello costruttivo, la terza versione del modello di punta della casa giapponese, ha fatto un ulteriore balzo avanti: l’otturatore meccanico ha adesso una durata dichiarata pari a quella della X e anche la tropicalizzazione è di livello eccellente.
Nell’idea dei progettisti Olympus, insomma, la E-M1 Mark III è una “piccola” X, pensata per tutti quelli usi professionali in cui le dimensioni ridotte sono preferibili.
Ci sono tantissimi campi in cui, ad esempio, le ridotte dimensioni del corpo macchina restano preferibili (già il solo uso di un gimbal, ad esempio, di un cavalletto o semplicemente un trasporto più comodo).

 

Marco Lazzarelli – OM-D EM-1 Mark III

 

Come tanti si auguravano, la nuova E-M1 Mark III ha preso dalla sua “sorellona” anche lo stick, cosa che rende la fruizione molto più rapida e dinamica: è possibile spostare il punto di messa a fuoco o le maschere in maniera molto rapida ed intuitiva, in tutte le direzioni, diagonali comprese.
Lo stick Olympus è sicuramente uno dei migliori sulla piazza a dimostrazione del fatto che ogni nuova implementazione è sempre accuratamente studiata e sperimentata per risultare comoda e ben integrata nel layout dei comandi.
A questo punto si palesa una delle differenze più marcate tra le due ammiraglie: se è vero che la nuova Mark III non lesina di nessuna funzione è altrettanto vero che la X ha tutti, e per tutti intendo tutti, i comandi replicati, perfettamente, anche nello scatto verticale. Come si decida di impugnarla la X è sempre, perfettamente, bilanciata e perfetta, in mano. Inoltre il mirino, pur avendo identica risoluzione, è nettamente più grande (e bello).

 


La Olympus OM-D E-M1X

La OM-D E-M1 Mark III sembra proprio voler affermare di essere perfetta, pronta a tutto, lasciando però il giusto margine alla X nel caso si necessiti, intensivamente, dello scatto verticale.
Per la prima volta dalla nascita della serie 1, infatti, questa volta non è stata prevista una impugnatura aggiuntiva dedicata, ma si è scelto di lasciare piena compatibilità con quella della precedente versione. E’ una ottima cosa, sicuramente, e anche una spesa in meno per chi decide di upgradare dal modello precedente. Tuttavia, con questo approccio, la nuova E-M1 Mark III non può raggiungere la perfetta efficienza della X perchè viene a mancare sia il doppio stick sia la replica perfetta di tutti i comandi (come ad esempio i due bottoni nei pressi del bocchettone che sulla X sono presenti anche in verticale).

 

Ugo Baldassarre – Ritratto di Arianna con E-M1X

 

Come ritrattista, ad esempio, uso prevalentemente la macchina in modalità verticale. La E-M1X mi da una sensazione d’uso inarrivabile in questo caso, nonostante non possa certo lamentarmi della combo precedente, E-M1 Mark2 + HLD9.
Nel mio caso, non ho avuto dubbi su cosa orientarmi, d’altronde penso di non aver mai usato le mie E-M1 e E-M1 Mark II senza il loro battery grip.

Per tutti quelli, invece, in cui questa modalità di scatto è superflua o non preponderante, credo che la soluzione “light” offerta dalla nuova nata sia una vera manna dal cielo. Tutto il meglio della tecnologia Olympus in un corpo compatto e super professionale.

All’atto pratico, insomma, non ci sono differenze di resa o prestazioni. Anche l’ AF della nuova Mark III, per quanto non “customizzabile”, sembra non aver nulla da temere dallo scontro con la X.
E’ quindi davvero una questione di preferenze personali, maturate sul campo con l’esperienza d’uso, che dovrebbe dettare la scelta dell’uno o dell’altro prodotto. Nel mio caso la perfetta usabilità in verticale e la miglior gestione della doppia batteria (entrambe in un unico vano) sono state fondamentali nella scelta.
Ma sono certo che altrettanti troveranno, nelle caratteristiche della OM-D E-M1 Mark III, la soluzione perfetta alle proprie esigenze.

Due macchine eccezionali, insomma, per soddisfare, sin nel dettaglio, le esigenze professionali di chiunque utilizzi seriamente questo sistema fotografico.

Si ringrazia Marco Lazzarelli per il contributo fotografico

 

SUPPORTA MICRO4/3ITALIA.IT

Ti è piaciuto questo articolo? Apprezzi i nostri contenuti?
Puoi aiutare Micro4/3 Italia con un semplice gesto, versando un piccolo contributo per aiutarci a rimanere attivi e sostenere spese varie di gestione e per iniziative varie.

PAYPAL – puoi donare da qui

Commenti all'articolo

Un commento su “Quale E-M1 scegliere?”

  1. Sempre ottime ed esaustive le recensioni di Ugo ed il suo Team ( che saluto e spero di conoscere). Ottime le video recensioni . In attesa della video recensione della M1mark III , ringrazio vivamente per quanto Ugo ha realizzato… .Notevole, utilissimo… e auguro e mi auguro che continui e si evolva sempre di più. Onorato di collaborare con Voi in caso di evoluzioni.
    Grazie… un abbraccio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

sette − 3 =