Laowa 17mm f/1,8 C-Dreamer

Nel corso degli ultimi mesi abbiamo già avuto modo di testare alcuni prodotti a marchio Laowa, perlopiù lenti uniche nel catalogo del sistema Micro4/3.
Il Laowa 7,5mm F/2 [qui il nostro articolo] è, ad esempio, una delle lenti preferite dai paesaggisti:le dimensioni davvero contenute e la possibilità di montare economici filtri circolari, senza dimenticare l’estrema luminosità, ideale per riprese serali e notturne, lo rendono molto apprezzato a chi cerca compattezza e qualità.
Il nuovo ultra fisheye 4mm f/2,8 è risultato invece un oggetto interessante e molto originale, unico nel suo genere in questo formato fotografico. [qui il nostro articolo]

In questa sede ci occuperemo invece di una lente che va in direzione contraria a quanto visto sin ora: trattasi infatti di un 17mm f/1,8, equivalente quindi ad un 35mm circa. Considerando il numero di alternative presenti nel panorama m43, questo Laowa dovrà avere davvero delle ottime carte in regola per ritagliarsi un proprio spazio e una una fetta di appassionati, perchè la concorrenza è davvero numerosa in questo specifico settore.

 

Come il produttore ci ha abituato fin ora, questo nuovo prodotti si presenta fin da subito molto bene. La confezione, molto elegante e rifinita, si apre come un piccolo scrigno, rivelando una curata imbottitura interna. Lo stesso obiettivo e chiuso in un elegante sacchetto personalizzato (e non un anonimo cellophane) utilizzabile anche successivamente all’apertura del prodotto.
La lente è completamente in metallo, compreso il paraluce a petalo, incluso nella confezione che si innesta a baionetta.
Sul barilotto sono presenti due ghiere: una, più grande per la messa a fuoco, e una seconda, più sottile, prossima alla lente frontale, dedicata ai diaframmi.
Il movimento della ghiera della messa a fuoco è fluido e preciso, garantendo una ottima resistenza al movimento, senza alcun “gioco”, per una messa a fuoco davvero precisa. E’ presente inoltre la scala delle distanze, cosa non da poco per gli amanti della fotografia classica, che permette di lavorare in iperfocale o “ a zona” senza grossi problemi. Anche la ghiera dei diaframmi risulta meccanicamente ottima, con un leggero click ad indicare il raggiungimento dello step successivo.

 

Il diametro della lente frontale è 46mm, diametro abbastanza standard nel nostro formato fotografico, fatto questo che sicuramente farà la gioia di chi utilizza già filtri fotografici.
Uno dei primi aspetti che mi ha colpito da subito, già dopo i primi scatti, è la resa del colore e la “pastosità” dell’immagine.
Il Laowa 17mm 1,8 sembra avere una resa molto simile a quella dell’acclamato Panasonic Leica 15mm e del 16mm Sigma che tanto piacciono proprio per la loro resa “analogica”.
E difatti questo è proprio uno dei fattori più interessanti di questa lente che, non valuterò solamente dal punto di vista della resa, ma anche quello dell’utilizzo, ossia del piacere di uso, cosa da non sottovalutare quando si parla di utilizzo per scopi personali e non finalizzati ad un uso professionale, ad esempio.

Esteticamente, il prodotto è molto bello e ben fatto. Ha quel giusto mix di moderno e classico che una lente moderna, pensata per il digitale ma con caratteristiche manuali, dovrebbe avere. Come già detto le regolazioni sono molto precise, merito di ottimi movimenti meccanici.
Il fatto di non aver alcun tipo di elettronica interna rende questa lente anche particolarmente interessante per un altro motivo. Normalmente le ottiche elettroniche, o che almeno hanno i contatti elettronici, comunicano con il corpo macchina anche informazioni relative alla luminosità del diaframma, alla focale etc, permettendo quindi non solo la corretta scrittura dei dati exif, ma anche ad esempio, l’applicazione di profili di correzione per distorsione, aberrazione, etc.
La mancanza di comunicazione elettronica fa si che quindi, nel caso del nostro Laowa, la qualità ottica sia tutta, esclusivamente, della lente: non ci sono trucchi o inganni nella resa.

 

Parma – 2020 – Scatto in iperfocale a f/5,8

Ho testato la lente in diverse condizioni e su corpi macchina diversi. La vecchia, ma sempre arzilla Olympus PEN E-PL3 (modello senza mirino e con display orientabile) ha restituito un buon feeling di uso ma non altrettanta precisione nella messa a fuoco. Il display non sufficientemente risoluto non ha permesso infatti una corretta percezione della messa a fuoco, pertanto mi sono divertito ad usare la macchina in iperfocale (situazione comunque non certo estranea, anzi, a questo tipo di prodotto).
Passando invece all’uso sulla mia Olympus OM-D E-M1 Mark2, dotata di un ottimo mirino unitamente alla possibilità di usare anche il focus peacking, la situazione è decisamente migliorata: il 17mm Laowa ha restituito file nitidissimi e di ottima qualità, mantenendo le caratteristiche di colore e “pastosità” già evidenziate precedentemente. Immagini che sanno di “analogico”, che faranno la gioia di tanti appassionati che cercano una lente moderna ma dall’appeal retrò.

 

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Tantissimi sono gli appassionati di fotografia che utilizzano vecchie ottiche analogiche adattate per essere usate sui moderni corpi macchina: una delle limitazioni maggiori, di questo tipo di approccio, è proprio legato alla qualità del risultato. Lenti progettate per funzionare bene su pellicola perdono tantissima qualtià nel momento in cui devono risolvere la densità di pixel di un moderno sensore, con il risultato che anche eccellenze di qualche decade fa risulta deludente nel mondo digitale.
Lenti come questo Laowa 17mm sono proprio la cura perfetta per chi cerca quel feeling analogico ma con tutta la qualità di un progetto ottico moderno.

Questo 17mm mi ha divertito tantissimo, soprattutto per fare “street” furtivamente: impostante un diaframma compreso tra f/5,6 e f/8 e con la messa a fuoco su infinito, la lente è risultata praticamente sempre in iperfocale, permettendo azioni rapidissime lasciandomi concentrare solo sulla composizione. Con una macchina mediamente piccola si può fotografare praticamente senza guardare, puntando solo su reattività e istinto.  E’ un modo forse diversi, per qualcuno, di fotografare, ma estremamente divertente e “redditizio”.

Il Laowa 17mm f/1,8 C-Dreamer mi è piaciuto molto. Il suo prezzo lo posiziona come il più economico dei “normali” per il sistema Micro 4/3 ma la qualità lo eleva parecchio al di sopra di questo gradino. Se non vi serve una lente con autofocus ma, anzi, preferite un approccio più “slow” e ragionato, questa lente fa proprio al caso vostro. In ogni caso, data la sua natura, è una lente che non si sovrappone ad altre, per cui non escluderei che qualcuno decidesse anche di affiancarlo ad un altra focale simile (con autofocus). E poi, è così bello anche a vedersi… Per Micro4/3 Italia, Laowa ha fatto ancora centro.

Si ringrazia Laowa Italia per la collaborazione. www.laowa.it

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