OM-D E-M1 Mark III – Se non ora, quando?

a cura di Ugo Baldassarre
con la consulenza  e le fotografie di Nick Gritti

La attuale top di gamma Olympus, la OM-D E-M1 mark III merita un approfondimento e lo merita proprio adesso, esattamente a quasi due anni dalla uscita (febbraio 2019), in concomitanza con la eccezionale promozione che la vede protagonista: sarebbe, a nostro avviso, un vero delitto non accaparrarsene una!

La OM-D E-M1 Mark III è stata una macchine particolarmente penalizzata sin dal suo lancio sul mercato: pochi giorni dopo la presentazione, infatti, il mondo intero entrò in lockdown con le tragiche conseguenze che tutti abbiamo sperimentato: attività commerciali e professionali ferme, panico generale e il momento poco propizio per fare investimenti in attrezzatura. Insomma, il prodotto fu da un lato trascurato e dall’ altro incompreso.
Nell’immaginario collettivo fu rapidamente bollata come una sorta di E-M1 mark 2 con qualche funzione in più (di questo dobbiamo anche ringraziare certi “siti specializzati” che parlando di strumenti guardando solo le schede tecniche) e che non valeva la pena comprare se giù in possesso del modello precedente.

 

OM-D. E-M1 Mark III.

Se è vero che, data l’esatta riproduzione estetica della scocca, che le due macchine possono quasi essere confuse (a parte qualche dettaglio) è altrettanto vero che, in ambito informatico, nessuno si sognerebbe di considerare due PC con caratteristiche diverse come identici sono perchè assemblati dentro lo stesso case… eppure, in questo caso, è questo quello che è successo.
Body uguale, sensore simile e quindi… macchina simile. E invece, torno a dirvi di NO! Il processore della E-M1 mark III, il Trupic IX, è attualmente il più potente e prestante mai utilizzato da Olympus (e questa è attualmente l’unica fotocamera della gamma che lo utilizza) ed è in grado di elaborare molti dati alla stessa velocità della E-M1X offrendo anche prestazioni migliori su alcune features come ad esempio lo scatto Hi-Res a mano libera.
Processore diverso, nel mondo digitale, significa tutto diverso! La capacità di calcolo, l’interpretazione dei dati e la loro elaborazione sono aspetti non secondari. La EM1 Mark III surclassa il precedente modello sotto tutti i punti di vista a parte quello della risoluzione (avendo entrambe 20 Megapixel).

 

Ma non voglio convincervi a parole, Come sempre preferisco mostrare risultati, fatti, e questa volta ho affidato il compito di stupirvi al “nostro” Nick Gritti che ha avuto modo di lavorare con la Olympus E-M1 Mark III in diversi ambiti professionali (dal wedding, al ritratto su commissione, a foto di viaggio e di famiglia) alcune settimane, testando sul campo tutte le sue caratteristiche.
Dopo averla usata in situazioni reali, affiancandola spesso ad una delle sue OM-D E-M1 mark II, Nick ha promosso la nuova versione affermando di averla anche egli inizialmente sottovalutata e presa sottogamba. Alla prova dei fatti invece il suo giudizio è stato entusiasta.

Rispetto alla mark II, che egli stesso giudica una macchina eccezionale, la terza versione ha una marcia in più su tutto. L’aufocus più evoluto e il tracking sul viso definito “eccezionale” è ai livelli delle prime della classe. Olympus ha fatto un lavoro egregio da questo punto di vista mantenendo una combinazione di forma e peso ancora invidiabili.
Anche l’inserimento del “joystick” ha limato ulteriormente margini di intervento e rapidità di settaggio in diverse occasioni, soprattutto in configurazione liscia, senza il BG.
Il live ND si è rivelato una funzione davvero utilissima e funzionale, soprattutto per quei fotografi che si trovano ad affrontare una situazione imprevista e possono quindi avere a disposizione un ulteriore approccio alla scena (i paesaggisti avranno già con loro i propri set di filtri).
Nel matrimonio e in tutte quelle situazioni in cui cogliere l’attimo è fondamentale, Nick si è espresso in maniera entusiasta, essendo riuscito a cogliere con ancora maggior prontezza e sicurezza quelle minuscole sfumature di umore, espressioni improvvise e gesti rapidissimi che spesso possono fare la differenza. Tutte cose che già normalmente faceva ma che, a suo dire, riescono ancora più facilmente adesso.

 

Rivoluzione quindi? No, questa non è una macchina rivoluzionaria, come fu la Mark II quando mostrò al mondo che le mirrorless erano pronte a tutto, ma una solida evoluzione di un prodotti già perfetto che viene ulteriormente migliorato e reso strepitoso.

La domanda che quindi tutti si pongono è dunque: vale i soldi richiesti per l’upgrade per chi ha già il modello precedente? Se ci si lavora seriamente e rapidità di azione e reazione sono aspetti fondamentali del proprio fotografare, la risposta è SI.

Ma fino quasi a fine anno, ossia fino al 20 Dicembre (termine della promozione), con lo Zuiko 17mm Pro in omaggio, è SI per tutti! (sperando che le scorte reggano più che altro).

Si ringrazia Polyphoto SpA per la collaborazione
Scopri tutte le promozioni in atto su https://www.polyphoto.it/promozioni

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