Viaggio in Georgia – Luca Mondini

a cura di Ugo Baldassarre

 

Queste sono le storie che mi piace vedere e che voglio condividere affinché possano raggiungere il numero maggiore possibile di appassionati di storie di viaggio. Luca Mondini ci accompagna in questo affascinante viaggio  fatto di toccati parole e bellissime immagini dal sapore di reportage.  Avendo già avuto il piacere di avere Luca ospite su queste pagine (link), è un vero piacere ritrovarlo come guida per questo bellissimo diario di viaggio.  

Georgia 2023 – Foto di Luca Mondini
“Dopo cinque mesi, è ancora difficile per me raccontare questo viaggio, così intenso e sorprendente, in un Paese del quale, prima di partire, quasi non conoscevo la collocazione sulla mappa.
La Georgia, ad oggi, è il posto più incredibilmente vario in cui io sia stato: vario per lingua, religione, cultura, paesaggio e clima. Un Paese complesso, dall’alfabeto bellissimo, in cui si passa dagli edifici brutalisti di Tbilisi agli altopiani del Kvemo Kartli e Samtskhe-Javakheti, terre d’esilio e di confine per popoli e minoranze religiose ingrate allo zar: nei loro villaggi hanno vissuto georgiani, armeni, azeri, russi, greci, turchi mesketi e persino tedeschi.
Un paese in cui, appena arrivati al passo di Goderdzi ad oltre due mila metri, una famiglia ti invita a sederti a tavola con loro, e finisci a mangiare pane e formaggio fermentato e a bere chacha, l’acquavite georgiana, brindando ad un improbabile gemellaggio georgiano-italiano (“Chacha? Ma non siete musulmani in questa regione?” – “Sì, ma prima di tutto siamo georgiani!”).  
Un Paese in cui nel giro di pochi chilometri le chiese ortodosse lasciano il posto alle minuscole moschee in legno dell’Agiaria, dove i georgiani di montagna si sono convertiti all’Islam dopo quasi trecento anni di dominio ottomano.
Un Paese nel quale ti distrai un attimo e, quando alzi nuovamente lo sguardo, ti chiedi se sei finito in Vietnam perché il paesaggio si riempie di colline dolci, ricoperte da piantagioni di tè e di mandarini.
Un Paese anche molto complicato in cui cercano di convivere l’eredità sovietica, ormai rinnegata dai più, con lo spirito europeista delle nuove generazioni: un contrasto che a volte è fin troppo reale, come sul confine non riconosciuto tra Georgia e Abcasia, la regione separatasi dal paese nel 1992 dopo una guerra sanguinosa.

Mosaici colorati e sanatori abbandonati, grattacieli in costruzione e fattorie sperdute, alte montagne e cabinovie sovietiche: arrivederci Georgia, tu sai che abbiamo un conto in sospeso.” [Luca Mondini] 

Georgia 2023 – Foto di Luca Mondini

Per i curiosi: tutte le foto sono state realizzate con Olympus E-M1 Mark II e M.Zuiko Digital ED 12-100mm f/4 PRO IS: “accoppiata perfetta” a detta dello stesso autore.

Tutte le foto sono di Luca Mondini e pubblicate con la sua autorizzazione

 

 

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